Nel corso della mia carriera formativa e professionale ho acquisito competenze e abilità cliniche, continuamente spronata dalla curiosità di comprendere cosa possa significare la parola ben-essere per ciascun essere umano. La definizione di questa parola è molto complessa e sicuramente non riducibile alla sola sfera del sufficiente funzionamento fisico, come requisito necessario per essere in vita.
Durante la mia esperienza professionale, ho avuto modo di osservare come per ognuno di noi il concetto di benessere e il senso stesso di una vita degna di essere vissuta potesse cambiare in modo unico e irripetibile così come lo è ciascuna persona.
Questo è il motivo per cui, a mio parere, è necessaria una formazione specifica e approfondita per studiare le diverse dinamiche della mente e dei comportamenti umani che, a volte, spingono, per difesa e protezione, verso una direzione opposta a quella che la persona considera benessere per sé, fino a mettere in pericolo la vita stessa.
Spesso ci si ritrova di fonte ad un quesito: perché sento di stare male in una situazione, ma non riesco a trovare una via d’uscita?
Quando si è dentro ad un dolore è molto difficile comprendere ciò che può davvero esserci d’aiuto per superare una difficoltà e proviamo a fare tutto ciò che istintivamente pensiamo possa aiutarci. Queste strategie, però, notiamo che non sempre funzionano.
Nel percorso di terapia il compito del terapeuta è quello di collaborare con la persona che attivamente e gradualmente mette a fuoco ciò che la ostacola e la affatica per ritrovare un equilibrio personale e relazionale rispetto agli obiettivi e valori a cui dà peso.
Il mio approccio
L’approccio cognitivo comportamentale lavora e si sofferma sui pensieri, emozioni e comportamenti, partendo dal presupposto che non esistono emozioni o pensieri giusti e sbagliati, veri o falsi; piuttosto ci sono pensieri utili e dannosi che permettono a ciascuno di noi di avvicinarci o allontanarci, pur inconsapevolmente, da scopi di vita importanti, riuscendo, di conseguenza, ad influenzare con estrema forza sia le emozioni sia i comportamenti.
Mi occupo di valutazione psicodiagnostica e neuropsicologica infantili/dell’adolescenza (ADHD, Disturbi specifici dell’attenzione e dell’apprendimento, Autismo) e potenziamento cognitivo, psicoterapia per disturbi d’ansia, stati depressivi, disturbi ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari e di difficoltà nella gestione delle emozioni, mediazione familiare e gestione dei conflitti.